Falla Semplice: Anima contro Ego 1 a 0 - Vivo Come Voglio
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Falla Semplice è il titolo che ho dato ad una rubrica del mio sito legato all’uso di computer, internet e compagni a briscola. Lo scopo degli articoli di questa rubrica è poi lo scopo della mia intera attività come Insegnante di Computer & Web: rendere semplice e immediato ciò che sembra complesso e inavvicinabile.

Ho strutturato tutto il mio insegnamento su questo principio: raccontarti nel modo più chiaro ed immediato possibile le tecno-cose, senza usare parole difficili, creando immagini per quelle che vanno usate per forza ed evitando di passarti concetti e informazioni di cui non te ne fai nulla. E mi riesce anche piuttosto bene!

Nella vita personale e relazionale invece, nonostante lavori costantemente su questo aspetto, mi capita ancora di farla complicata, molto più di quello che potrebbe essere.

E mi sono resa conto di questa mia dicotomia e di come questa cosa sia un problema di molte altre persone e non solo mio che son cervellotica, un giorno in cui mi sono trovata a fare in mode esplicito e diretto una domanda che le persone attorno a me non osavano fare perché… ennecento scuse!

Succede anche a te?

Hai voglia di parlare con una persona o di chiedere qualcosa e invece di chiamarla o scriverle un messaggio dicendo “vorrei parlare con te di questo e quello”, “volevo chiederti quello e questo” ti complichi l’esistenza cercando di far arrivare il messaggio “parliamo” senza dirlo esplicitamente.

Oppure cerchi di ottenere l’informazione che vuoi riguardo ad una persona o ad un fatto occorsole attraverso persone che conoscono la persona.

E perché poi? Perché insomma dai non sta bene chiedere così diretto, magari disturbo, sono indiscreta, invado la sua privacy, adesso non è il momento, la metto in imbarazzo, meglio se aspetto che mi dica lei, che mi chieda lei di parlare, fare, andare…

Santa Madre quante complicazioni inutili che ci creiamo addosso, come se la vita non fosse già complicata di suo e ci fosse bisogno di aggiungere altro!

 

Gli altri non ti leggono in testa

L’altra persona non legge nella tua testa. Qualcuna sa farlo ok, ma la maggior parte delle persone con cui ti relazioni ogni giorno no. E se non fai la domanda che vuoi fare non ti arriverà la risposta. Se non le dici quello che vuoi dirle non lo saprà.

Chiedere e dire tramite terzi sembra spesso la soluzione per sapere e trasmettere senza affrontare direttamente la persona, ma è solo un sembra e se hai giocato qualche volta al telefono senza fili hai già chiaro il perché.

Se vuoi sapere una cosa che riguarda me chiedila a me, perché solo io posso parlarti davvero di me, di come sono e mi vivo. Gli altri ti daranno un’informazione di seconda mano e filtrata dal loro modo di essere, vedere e vivere in generale e da come è la loro relazione con me in particolare.

Per non dire poi delle volte in cui succede che il non aver chiesto o detto per non sembrare inopportuna ti mette invece nella posizione di chi non è interessata, di quella che se ne frega. Così se il tuo dire/chiedere aveva anche lo scopo creare relazione, ciccia!

 

La grande paura del No

E perché poi ci facciamo tutte ‘ste menate?

Per paura. Raccontati le scuse che vuoi, su ne ho scritte alcune tra le più comuni, ma la verità è che quando non siamo dirette è sempre e solo per paura. Quella più diffusa e fetente: la paura del rifiuto.

Se chiedo e mi dice no o non mi risponde o mi deride o mi addita o poi mi evita o… ?

L’importante è non entrare nell’aspettativa del Sì e non mettersi a disposizione tipo tappetino.

Ti chiedo e sono pronta a ricevere sia un Sì che un No. Ti dico e sono pronta sia ad essere accolta che respinta. Ovvio che preferisco la prima, ovvio che spero nella prima. Ma se non mi libero dalla paura dei no, sia di quelli ricevuti che di quelli da dire, vado poco avanti.

 

Falla semplice: ascolta la tua anima e lasciala danzare

Per Anima è tutto semplice. Vuoi sapere una cosa chiedila, vuoi uscire con una persona invitala ad uscire, vuoi parlarmi chiedimi di parlare.

Poi Ego ci mette lo zampino e tutto si complica. Lui poretto non lo sa che ci sta complicando l’esistenza. Lui agisce in buona fede convinto di proteggerci. Perché Ego, che ci accompagna da sempre, sa benissimo quanto ci fa male sentirci dire di No, sentirci in qualche modo rifiutate, non accolte, respinte e si industria in quello che secondo lui è il migliore dei modi per non farci soffrire.

Il problema con Ego è che ha una visione delle cose piuttosto limitata, un po’ come avesse un paraocchi. E la vita invece, per essere vissuta e assaporata appieno ha bisogno di essere guardata a 360° e anche di più.

E la cosa folle, se ci pensi bene, è che alla fin fine spesso tutto il suo tentare di proteggerci da una sofferenza ci porta a sofferenze ben più grandi e prolungate. Perché diciamocelo: l’incertezza prolungata logora molto di più di un no subito e chiaro.

Anima invece fa le cose in modo semplice. Anima è si/no, 0/1 e tutto il resto è un di più che ci mettiamo attorno noi (Ego) complicandoci così l’esistenza.

Come so questo? Beh certo ne ho letto in libri e sentito parlare in corsi di vario genere. Ma non è per questo che  “so che è così”. È un “io so” esperienziale non teorico, è il mio vissuto prima ancora che quello degli altri. So che è così perché quando lascio parlare l’anima tutto funziona subito e bene e i rapporti con le persone sono semplici, chiari, puliti, sereni da subito.

Per contro ogni volta che entro nel mentale (do voce a Ego) ed inizio ad ipotizzare risposte alle mie domande che non siano Si/No e ad immaginare come potrebbe andare e cosa potrebbe succedere, cosa direbbe cosa direi cosa farebbe cosa farei, insomma ogni volta che mi dedico alle seghe mentali, non funziona, entro nell’aspettativa e tutto si guasta. E questo spesso accade anche perché l’altra persona, pur se inconsciamente, la mia ansia percepisce e istintivamente la respinge.

 

Ascolta la tua pancia e vivi felice.

Lascia parlare l’anima e la pancia – la pancia parla con la voce dell’anima e se la ascolti è semplice – se chiedi con la semplicità dell’anima la risposta arriva sempre e chiara, poi magari non è quella che speravi ma bom, pace e amen!

Se io voglio uscire con te ma tu non vuoi uscire con me …va bene così! Cosa me ne faccio di stare con una persona che non è interessata a stare con me? Che schifo di uscita sarebbe!

Ho scritto soprattutto di relazioni ma vale per tutto.

L’anima parla semplice.

Vuoi abbracciare una persona? Abbracciala.

Vuoi sapere qualcosa? Chiedi.

Vuoi dire una cosa?  Dilla.

Ami una persona? Diglielo

Ti serve qualcosa? Chiedi per averla.

Vuoi incontrare una persona? Invitala 

Certo c’è il rischio di ricevere un No, ma è un rischio che vale il gioco correre per ricevere i Sì che vuoi!

 

 

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2 Comments

  1. Monica Moro ha detto:

    Fantastico il concetto che l’anima funziona in codice binario……

    Ora quando mi definisco un computer su gambe ci vedo un altro significato. 🙂

  2. Nadia ha detto:

    🙂

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