Tu che vuoi stare meglio, vai al tuo Ritmo. - Vivo Come Voglio
semplice non è facile
Facile non significa Semplice
11 Gennaio 2018
Successo e acelerazione
Tu che hai Paura del Successo: Accelera!
16 Febbraio 2018
semplice non è facile
Facile non significa Semplice
11 Gennaio 2018
Successo e acelerazione
Tu che hai Paura del Successo: Accelera!
16 Febbraio 2018

Leggiamo libri e seguiamo corsi e ci infiliamo in mille cose per stare meglio, per guarire, per avere successo, per avere una vita migliore, per materializzare in nostri sogni…

Facciamo il pieno di tecniche, esercizi e metodi e tante volte li applichiamo anche e magari con costanza: tutte le mattine mi alzo un’ora prima per fare questo, quello e quell’altro, tutte le sere prima di andare a dormire faccio quell’altro, questo e quello.

Ma poi non facciamo la cosa più importante di tutte, quella senza cui tutte le letture, i corsi e le tecniche servono a poco o niente: assecondare il corpo e lo spirito quando ci chiedono una pausa!

Sempre in pista, sempre attiva, sempre di corsa, sempre sul pezzo. Devo fare questo, devo fare quello, devo andare, devo aggiustare, devo cosare. Non posso fermarmi, non ho tempo, chi ha tempo non aspetti tempo, posso mica sprecare delle ore stando seduta in poltrona, le cose mica si fanno da sole sai e se manco io…

Sai che c’è? La verità è che se ti fermi il mondo continua a funzionare.

 

Fermati un attimo che il mondo gira lo stesso

Se stai in poltrona, o in riva al fiume, o nel bosco un’ora, un giorno o una settimana, il mondo non crolla. Davvero!

Di notizie pazzesche se ne sentono tante ogni giorno anche a non avere la TV, ma di un pianeta che si sia sgretolato perché una donna si è presa qualche ora o giorno di pausa non si è mai sentito. E di certo non è ancora mai successo alla terra, se no non io non starei scrivendo e tu non staresti leggendo.

Ok, magari se ti fermi per un mese, quel gruppuscolo di persone che forma il tuo immediato intorno, potrebbe sentirsi un po’ spaesato senza te sempre lì attorno e in mezzo che disfi e forchi e che fai tutto. Ma dopo poco la legge della sopravvivenza ha la meglio e in qualche modo si organizzano e se la cavano …e anche bene magari.

Te lo dico, io li invidio gli uomini e la loro magnifica capacità di mettersi a letto con 3 coperte, 8 scatole di klinex e la benda fresca sulla fronte, di ciabattare trascinandosi dal letto al bagno e ritorno lamentandosi con tale pathos che neanche un ferito a morte in una telenovela e di chiamarti, con estrema nonchalance, ogni 10 minuti circa per qualsivoglia scemenza, il tutto perché hanno ben 37.2 di febbre.

 

Chi più “spreca” meno spreca

E invece noi no. Noi siamo talmente in questa cosa di essere indispensabili e di non aver diritto a sprecare nemmeno una briciola di tempo, che ci fermiamo solo quando poi ci arriva la classica tegola in testa, quella che ti piglia proprio di spigolo sulla fontanella e fa un male boia già solo a pensarci.

Così succede che con grande coraggio prendi la decisione di andare in vacanza qualche giorno perché hai davvero bisogno di staccare e riposare e infili l’intero ufficio in valigia perchè non si sa mai.

E succede che fai una seduta di qualsivoglia cosa terapeutica ti sia affine perché vuoi proprio stare meglio e poi però non le dai modo di agire perché non puoi fermarti ad aspettare che il mal di testa passi da solo.

Siamo talmente fissate col non poter sprecare tempo stando a far niente, che nemmeno ci rendiamo conto di quanto tempo e quanta vita stiamo sprecando nel tentativo di non sprecarli.

Perché i giorni di vacanza che ci siamo tanto faticosamente ritagliate perché avevamo bisogno di riposare, sono sprecati se poi ci facciamo prendere dall’ansia di fare e vedere tutto il possibile e anche un po’ di più e magari ci sentiamo pure in colpa perché un pomeriggio abbiamo dormito anziché sfiancarci in qualche attività.

E il tempo e le energie che abbiamo messo nella seduta con la nostra terapeuta preferita, sono sprecati se poi non ci prendiamo quel poco di tempo che serve al lavoro fatto per iniziare a fare effetto e ad agire.

Ce le inventiamo e le proviamo tutte per stare meglio senza dare il giusto peso al fatto che tante volte, la maggior parte delle volte, tutto quello che serve al nostro corpo come al nostro spirito per guarire e ritrovare la sua energia è uno stop.

Uno stop da tutto ciò che è di troppo, che affatica, che mette ansia. Soprattutto uno stop dal seguire un ritmo che non è il nostro.

 

Trova il tuo ritmo e seguilo

Ciascuna di noi ha un suo proprio ritmo. E ogni fase del nostro ciclo ha un suo ritmo. E ogni ora del nostro giorno ha il suo proprio ritmo.

Trovare il nostro ritmo e imparare a seguirlo e poi seguirlo per davvero è forse il dono più prezioso che possiamo fare a noi stesse e, per diretta conseguenza, a chiunque abbiamo attorno e interseca il nostro cammino (il famoso gruppuscolo di intimi che pensiamo dipenda in toto da noi!)

Trovare il nostro ritmo e seguirlo è tutto ciò che ci serve per stare e vivere bene.

Ma cosa vuol dire trovare e seguire il nostro Ritmo?

Vuol dire ascoltare il nostro istinto e i segnali del nostro corpo e seguirli.

Seguire il tuo Ritmo è mangiare quando hai fame e dormire quando hai sonno. È chiudere gli occhi appena li senti affaticati e fare due passi prima di scoprirti completamente anchilosata.

Seguire il tuo Ritmo vuol dire capire se sei un’allodola o un gufo e organizzare le tue giornate di conseguenza.

Seguire il tuo ritmo significa che se adesso sei stanca marcia ti metti in poltrona e riposi o dormi e pazienza se fuori c’è il sole e fa brutto non uscire a camminare o se nel lavello c’è una pila di piatti da lavare.

Seguire il tuo Ritmo vuol dire sapere che nei giorni premestruo la tua energia fisica e mentale è completamente diversa da quella che hai durante il mestruo e da quella che hai subito dopo e tenerne ben conto di tutto questo quando ti programmi la settimana o addirittura il mese.

Seguire il tuo ritmo significa dare in ogni momento al tuo corpo, alla tua mente e al tuo spirito ciò di cui hanno davvero bisogno.

Quando puoi fare questo null’altro ti serve.

…e Sì, certo, li sto sentendo i borbotti …e i figli da accompagnare e i partner da gestire e i cartellini da timbrare e i pesciolini rossi da portare alla fiera a salutare i loro amichetti… ma ora ho sonno e vado a dormire ?

 

E a proposito di Ritmo, quale modo migliore per aiutarti a trovare il tuo che lasciandoti danzare?

Scopri come, quando e dove nella pagina dedicata alle Danze dell’Anima

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.