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Abbiamo un corpo e visto che nel Creato nulla è stato affidato al caso se ce l’abbiamo un motivo c’è, anzi ce ne sono più di uno di motivi e tutti ben importanti.

Spesso però del nostro corpo ce ne dimentichiamo, lo trascuriamo, non gli prestiamo l’attenzione che necessita, ci accorgiamo di averlo solo quando inizia ad urlare (dolori forti, malattie, malesseri frequenti o pesanti) e alle volte ce ne vergogniamo, anzi spesso ce ne vergogniamo, come se fosse qualcosa di sbagliato ed impuro e da tenere nascosto.

La verità è che non c’è nulla di sbagliato nel nostro corpo, comunque sia fatto e imparare (o meglio Re-Imparare) a tenerlo nella giusta considerazione è importantissimo.

È importante dare spazio alla mente ed ai suoi bisogni, è importante dare spazio allo spirito ed alle sue necessità. Ma mettere sempre in primo piano uno di questi trascurando gli altri è sbagliato perché crea un disequilibrio dentro e fuori noi che alla lunga, o alle volte anche alla breve!, porta scompensi mica da ridere.

Se siamo sempre nella mente corriamo il rischio di non arrivare mai a vedere cosa è davvero importante per noi, per la nostra vita. La mente tende a farsi condizionare dall’intorno e farci credere importanti cose che non lo sono affatto. La mente è quella che ci fa pensare che “prima il dovere e poi il piacere”, forse e se proprio avanza tempo, sia ciò che deve essere. Il corpo invece sa benissimo che non è così e ce lo dice, e ce lo ridice, e lo dice ancora, fino a che non sapendo più che fare per farsi ascoltare ci fa venire uno sciopone di qualche tipo.

La mente è quella che ci porta a fare un milione di ragionamenti su un problema che abbiamo da risolvere inducendoci a rifiutare qualunque soluzione non abbia fondamenta scientifiche o radicate negli usi e costumi della società in cui viviamo.

La mente è quella che ci manda in pellegrinaggio da venti tra medici, anti-medici e guru di varia specie per capire, esami clinici alla mano, per quale motivo ci fa male un braccio, una gamba, un ginocchio, senza tenere minimamente in conto quello che di quel dolore ci ha detto la pancia sin dalla prima volta che l’abbiamo sentito.

E poi c’è chi vive nelle nuvole, come mi dicevano da bambina, ovvero chi dà una tale importanza allo spirito da trascurare tutto il resto. Il fatto è che mentre siamo sulle nuvole non siamo completamente presenti nel qui ed ora che è invece il luogo dove tutto accade e dove si gioca la nostra intera vita.

Curarsi della propria Anima è una gran bella cosa, ma attenzione a non cadere nel disprezzare il corpo a causa dell’anima pensando che solo mortificando il corpo avremo il paradiso e la famosa vita eterna come cercano di farci credere certe religioni.

Non dimentichiamo infatti che il corpo è ciò che ci dà la costante e quotidiana consapevolezza del nostro stato di Esseri Incarnati. E questo è molto importante perché questa cosa di Incarnarci e in questo qui ed ora è una precisa scelta della nostra anima, dicono alcuni, è ciò di cui la nostra anima ha bisogno per fare il suo prossimo passo avanti, dicono altri.

Come che sia poco importa, il punto è che se la nostra Anima si è incarnata vuol dire che il fatto di avere un corpo e non uno qualunque ma proprio questo in cui siamo è per lei importante, molto importante, e ogni volta che sminuiamo il nostro corpo o lo maltrattiamo o non gli prestiamo ascolto o rifiutiamo le informazioni che ci manda stiamo inficiando anche la Nostra Missione in questa vita, il motivo per cui la nostra Anima è qui ora.

 

Il nostro corpo ci parla costantemente e ci racconta cose di noi e cose di chi e di ciò che abbiamo attorno.

È attraverso il corpo che, in questa realtà in cui viviamo, percepiamo e veniamo percepite.

È con il corpo che compiamo le azioni suggerite dalla nostra anima come quelle ponderate dalla nostra mente.

È grazie al corpo che abbiamo quelle famose “impressioni a pelle” così importanti e a cui troppo spesso non diamo ascolto, perchè dai su, cosa vuoi che ne sappia la pelle di quella tipa che mi si è seduta accanto in metro, a cui sto facendo un colloquio o che sta cercando di coinvolgermi in qualcosa.

Pensa a tutte le espressioni che usiamo abitualmente e che sono legate al corpo.

A pelle mi respinge/attira, mi fa venire la pelle d’oca, ho sentito un brivido lungo tutta la schiena, mi fa girare la testa, mi sono fatta il fegato amaro, mi è venuto un groppo in gola, quella situazione mi fa torcere le budella, me lo sono mangiato con gli occhi, è il mio braccio destro, mi sento un gran peso sullo stomaco, ti serve una mano?, mi fai venire il latte alle ginocchia, mi fai cadere le braccia (o le palle)…

Così, al volo le prime che mi sono venute ma ce ne sono un sacco di altre. Espressioni che usiamo nel giusto contesto senza spesso nemmeno sapere perché. La mamma, il papà, i nonni dicevano così e l’abbiamo assimilato. Ma il solo fatto che ci siano così tante espressioni di uso comune che coinvolgono parti del corpo la dice ben lunga sull’importanza che il nostro corpo ha anche nel rapportarci con il mondo che abbiamo attorno ed in particolare con le relazioni che creiamo, tutte le relazioni, non solo quelle amorose.

E pensa a che ricchezza in più avremmo se permettessimo al nostro corpo anziché alle nostre credenze limitanti e convenzioni sociali di dirci chi avvicinare e chi no, di chi fidarci e di chi no, a chi credere e a chi no!

Ci sono persone la cui presenza ci infastidisce già a un metro di distanza e persone che se solo avessimo il coraggio o la spudoratezza di abbracciarle anche se non le conosciamo ci farebbero un bene immenso.

E invece spesso permettiamo la prossimità a chi il nostro corpo rifiuta e ci teniamo distanti da chi il nostro corpo brama perché …non sta bene, è da maleducate, è sconveniente, poi cosa penserà di me quella persona, poi cosa penserà la gente.

E con lo stesso criterio priviamo il nostro corpo anche della nostra attenzione trattenendoci dal fare certi gesti o assumere certe posizioni perché …poi cosa dirà la gente. E molte donne sono talmente in questa parte che la mantengono anche quando sono da sole in casa propria.

 

Quand’è stata l’ultima volta che hai davvero ascoltato il tuo corpo?

Quando è stata l’ultima volta che hai mangiato quello che il tuo corpo ti stava chiedendo e non quello che volevano mangiare gli altri o che potevi cucinare al volo per poi tornare velocemente alle faccende di casa/lavoro?

Quando è successo che ti sei presa un’ora di relax sul divano o a letto anche se erano le dieci del mattino o le tre del pomeriggio di un “giorno lavorativo”, perché il tuo corpo lo stava chiedendo?

E quando ti fa male qualcosa quante volte ti fermi ad ascoltare cosa ti sta dicendo quel dolore e quante invece ti fiondi in gola una pasticca ViaDolor che mica puoi sprecare tempo a star male con tutto quello che hai da fare?

Da quanto è che non vai a farti fare un massaggio? E quante volte al giorno ti capita di fermarti a massaggiare tu stessa il tuo corpo, tutto il corpo?

 

Il nostro corpo è importante e prezioso e merita di essere preso in alta considerazione e trattato bene. Solo così potrà darci tutto ciò che ci serve per vivere bene questa nostra vita in questo qui ed ora. E allora alleniamoci a prendere maggior contatto con il nostro corpo e ad ascoltarlo.

 

E perché non iniziare proprio adesso con un esercizio semplicissimo? Ti va?

Allora metti in sottofondo una musica che ti piace e che sia abbastanza tranquilla, non serve che sia da meditazione anzi meglio se è una musica di tutt’altro genere, basta che sia un brano lento e quieto di quelli che ti rilassano e ti fanno stare bene.

Ora chiudi gli occhi e ascolta la musica per qualche secondo lasciandola entrare in risonanza con il corpo. Con molta calma e naturalezza inizia a lasciarti ondeggiare nella musica, puoi farlo in piedi o da seduta, fa lo stesso.

E man mano che il corpo si rilassa e la mente anche si rilassa, inizia a muovere le mani lungo il corpo, permetti alle tue mani di andare dove sentono di andare, dove il resto del corpo chiede la loro presenza e concediti questi pochi ma preziosi minuti in cui ascoltare cosa accade quando sei completamente presente nel tuo corpo e te ne prendi cura e gli dai tutto l’amore che chiede e merita di ricevere.

Quando poi finisce la musica resta ancora qualche secondo ad occhi chiusi, lascia che tutte le sensazioni che hai provato si depositino dentro di te, quindi fai un paio di respiri profondi e riapri gli occhi e… come stai ora?

 

 

Image by Pexels

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