Le cose accadono quando meno te lo aspetti - Vivo Come Voglio
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Se c’è una cosa che mi emoziona sempre è quando d’improvviso e dal nulla mi si materializza in testa un lampo-pensiero che risponde in modo spettacolarmente semplice ed esaustivo a domande che sembravano complesse.

Un lampo-pensiero è un pensiero fatto di pochissime parole essenziali, che arriva all’improvviso e sfreccia lungo le sinapsi mentali così veloce che se non fosse per il bagliore che emana e che illumina la mente a giorno, rischieresti di non vederlo, proprio come succede con i fulmini.

Alle volte arriva atteso. Hai affidato all’Universo la tua domanda e ora stai facendo una passeggiata libera-mente, ti stai lasciando danzare, stai meditando, sei stesa al sole nel tempo per non-fare lasciandoti libera di sentire e accogliere la risposta.

Alle volte invece il lampo-pensiero risolutore arriva del tutto inatteso mentre stai facendo una qualunque cosa di quelle un po’ immersive e fuori dai pensieri, tipo: comporre un puzzle, disegnare, riorganizzare un armadio, costruire qualcosa, pulire l’orto dalle erbacce, unire i puntini della settimana enigmistica…

Quelli sono i momenti in cui il lampo-pensiero emoziona di più, perché risponde ad una domanda che in quel mentre neppure ti ricordi di aver fatto e che, facilmente, è una di quelle domande che hai posto più volte ma magari in termini poco chiari e comunque senza mai prenderti la briga di stare ad ascoltare l’arrivo della risposta.

Il racconto di oggi parla di un lampo-pensiero, che se vuoi puoi chiamare anche intuizione 😉, arrivato all’improvviso qualche sera fa e che riguarda le aspettative.

 

Le cose accadono quando meno te lo aspetti

Quante volte l’hai sentita questa frase?

E quante volte l’hai detta tu stessa a te stessa o a qualcun’altra?

E quante volte ti è successo che si accaduto proprio così?

 

La mia risposta per me è “spesso” a tutte e tre le domande.

Più stai nella aspettativa di qualcosa e meno quel qualcosa si manifesta. E questo è ben strano si direbbe visto che c’è quella cosuccia chiamata Legge di Attrazione che recita, sembrerebbe, l’esatto contrario.

Ti raccontano, e anch’io lo faccio, che più sei focalizzata su una cosa e prima la materializzerai nella tua vita perché stando alla Legge “attiri a te l’essenza di ciò che vibri più intensamente” ovvero “attiri a te ciò a cui pensi più spesso”.

E all’ora com’è che poi le cose accadono, dicono e dico anch’io, quando meno te le aspetti?

Com’è sto fatto che quando entri nell’aspettativa di qualcosa, quel qualcosa sembra allontanarsi anziché avvicinarsi a te?

 

Il trucco sta in quel carico emozionale che mettiamo nell’aspettativa e che in genere emana una vibrazione che è esattamente l’opposto di quella che serve per attirare a noi l’oggetto del nostro desiderio.

Detto in altre parole:

quando ti aspetti qualcosa entri in uno stato ansioso in cui stai focalizzando la tua attenzione e il tuo pensiero non su ciò che vuoi ma sulla sua assenza.

E per la legge, se ti focalizzi sull’assenza di ciò che vuoi, assenza di ciò che vuoi attiri!

 

Esempi di Aspettativa applicata

Pensa, ad esempio, a quando mandi un messaggio ad una persona per te importante e osserva queste due situazioni:

  1. Nel tuo messaggio hai detto quel che avevi da dire o chiesto quel che avevi da chiedere e ora aspetti una risposta, però intanto appoggi il telefono da qualche parte e vai avanti a fare le tue cose e a vivere la tua vita, quasi dimentica del fatto che aspetti una risposta, tanto che il dlin del messaggio in risposta quai ti sorprende.
  2. Nel tuo messaggio hai detto quel che avevi da dire o chiesto quel che avevi da chiedere e ora ti aspetti che arrivi una risposta e stai lì ad osservare per un po’ il telefono e poi, visto che hai delle cose da fare le fai ma assicurandoti che il telefono sia sempre a portata di mano e controllando ogni pochi minuti che non sia arrivato un messaggio di cui non hai sentito il dlin e più passa il tempo più la tua mente si riempie di pensieri a base di perché non risponde? Cosa sarà successo? Avrò detto qualcosa di sbagliato? Le/gli sarà capitato qualcosa?

La partenza è la stessa ma lo svolgimento è completamente diverso e fa tutta la differenza.

  1. Nel primo caso hai chiesto e ora aspetti la manifestazione di ciò che hai chiesto in totale serenità, nella certezza che arriverà. Stai fluendo e sei in vibrazioni di gioia che accelerano la manifestazione.
  2. Nel secondo caso hai chiesto e subito dopo sei entrata nell’aspettativa ovvero nell’ansia e in un vortice di pensieri a bassa vibrazione che chiamano la mancanza/assenza della manifestazione attesa allontanandola sempre di più.

 

Nell’esempio ho volutamente specificato che il messaggio di turno lo stai mandando ad una persona per te importante perché è uno di quei fattori che modificano il livello di aspettativa e il carico emotivo che abbiamo nei confronti della risposta.

Più è per noi emotivamente coinvolgente la persona a cui abbiamo scritto, più è il nostro attaccamento a quella persona e più è alto il rischio di ritrovarci addosso un livello di aspettativa tale da invalidare la nostra libertà, la nostra centratura e la nostra capacità di creare ciò che volgiamo e, facilmente, tale anche da minare il rapporto con quella persona.

E questo accade in tutti gli aspetti della nostra vita. Più è alto l’attaccamento che abbiamo al risultato più sale il livello di aspettativa e più facilmente accade che le vibrazioni che emaniamo nei confronti dell’oggetto dei nostri desideri siano di mancanza e attraggano così mancanza.

 

E i caprioli in foto non sono lì a caso! L’ho scelta perché mostra il risultato del aver chiesto ed essermi preparata a permettere restando però ad aspettativa zero.

Succede infatti che quando, mentre passeggio, scruto ogni centimetro dell’intorno alla ricerca di un capriolo non vedo nulla. E succede che mentre sono seduta su una panchina assorta nel non-fare e prendendo il sole, qualcosa mi induce ad aprire gli occhi e voltarmi per scoprire che lì, a meno di dieci metri da me, ci sono quattro caprioli che brucano l’erba tranquilli e beati, come se io non ci fossi.

 

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