Di chi è la vita che stai vivendo? - Vivo Come Voglio
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Di chi è la vita che stai vivendo? È la TUA vita o è quella di qualcun altro?

Ti capita mai di farti questa domanda?

È qualcosa a cui pensiamo raramente questa. Diamo per scontato che la vita che stiamo vivendo sia la nostra ma spesso non è così. Magari non riguarda l’intera nostra vita in tutti i suoi aspetti. Magari è solo in un aspetto della vita che viviamo la vita di qualcun altro ma tanto basta per alienarci da una parte di noi stesse.

Come fai ad accorgerti se ti sta accadendo?

Come fai a capire di chi è la vita che stai vivendo (se non è la tua) e perché lo stai facendo?

Alle volte le cose sono molto più semplici di quello che sembrano, alle volte per avere una risposta basta fare una domanda e stare in ascolto.

Se sei una donna che ha già fatto qualche percorso di ciò che chiamano “crescita personale” ed hai preso confidenza con il fatto di sentire la tua Pancia e ad ascoltare quello che ti dice, se hai imparato a sentire quella Voce che hai dentro e che ti parla da che sei natae ad ascoltare cosa ti dice, allora:

  • basta che tu ti chieda: è la mia la vita quella che sto vivendo?  Ed immediato dentro te sentirai risuonare un Sì o un No …e quella è La risposta.

Se invece non sei ancora a questo punto di consapevolezza e di ascolto di te stessa,  se ancora non hai preso l’abitudine di ascoltare la tua voce interiore hai un altro modo comunque semplice e comunque efficace per sapere se è davvero tua la vita che stai vivendo:

  • guarda alle cose della tua vita che non sono come le vuoi davvero e chiediti cosa hanno in comune.
  • Individuato il punto in comune tra gli aspetti della tua vita che non senti del tutto tuoi hai trovato il tuo punto di partenza, il luogo dove iniziare il cambimento

Te lo dico subito: questa operazione può richiedere un po’ più di 5 minuti per essere fatta ed anzi, facilmente ti servirà anche l’aiuto e il supporto di qualcuna che riesce a vederti dal di fuori, guardandoti senza alcun giudizio e che dalla sua prospettiva esterna ti mostra ciò che tu da dentro e per lunga convivenza non riesci a vedere di te

Sai che la vita che stai vivendo non è la tua o non lo è completamente:

  • perché di tre cose che fai due ti pesano,
  • perché di tre cose che fai due le fai solo perché ti hanno raccontato che “si deve” farle
  • perché “le brave bambine/ragazze/donne…” fanno così
  • perché “si è sempre fatto così”e chi sei tu per fare diversamente
  • perché “mamma/papà/nonna/sorella/partner pensano o vogliono che si faccia così”.

Sai che la vita che stai vivendo non è davvero la tua perché quello che fai è solo un fare e non l’espressione del tuo Essere che crea.

Sai che la vita che stai vivendo non è davvero o completamente la tua perché non sei davvero felice ed appagata da ciò che vivi.

E vivere una vita che non è tua è debilitante per la mente ma anche per il corpo oltre che per il cuore e l’anima. Se vivi una vita che non è la tua ti ritrovi ogni giorno a dover utilizzare gran parte delle tue energie solo per non vedere che non stai vivendo la tua vita e far finta che vada tutto bene.

Un classico esempio di questo è quando facciamo un lavoro che non ci piace, soddisfa e che magari addirittura detestiamo. Facciamo un lavoro che non ci appartiene e che facciamo solo perché è la naturale conseguenza dei nostri studiche a loro volta sono qualcosa che non abbiamo scelto noi di fare ma a cui siamo stati indirizzati o addirittura costrette dai genitori o da qualche altra figura di potere nella nostra vita di bambine. E anche se o destestiamo, anche se ci sta ammalando un po’ ogni giorno. non lo abbandoniamo quel lavoro perché cosa direbbero poi le altre di noi.

  • Fai da 20/30/40 anni lo stesso lavoro anche se nemmeno si avvicina a quello che “volevi fare da grande”.
  • Ti sposi e con un uomo e fai dei figli anche se in realtà non te ne è mai fregato niente di sposarti o non hai mai desiderato dei figli o di stare con un uomo.
  • Passi la tua vita nello stesso paese anche se è un posto che ti risucchia energia anziché dartene.
  • Vivi al mare anche se ciò che ami è la montagna o vivi in montagna anche se tutto di te vorrebbe essere in città.
  • Consumi i tuoi pasti in orari non tuoi, ti alzo e vai a dormire in orari che non ti appartengono, guardi film che non ti piacciono, ascolti musica che non ti fa vibrare, visiti posti e frequenti persone che non ti interessano e non ti danno nulla… solo perchè così ti è stato insegnato, così ti è stato detto che è giusto, così fanno tutte, così vuole il/la tua partner, la tua famiglia, il tuo gruppo di amici

Tutti questi sopra e molti altri sono modi per vivere la vita di qualcun altro.

 

Alle volte invece succede in modo più subdolo, succede che restiamo convinte di star vivendo la nostra vita, quella che vogliamo, finché qualcosa occorre o qualcuno passa sul nostro cammino a mostrarci che non è così.

Per mantenere l’esempio studi/lavoro succede quando intraprendiamo un certo percorso di studi od una certa carriera per compiacere, sentirci vicine, salire in stima, essere amate da papà/mamma/nonna… o altra persona di potere nella nostra vita, che non ci ha chiesto proprio nulla in realtà e che magari da tempo non è nemmeno più nella nostra vita. Non ci è stato imposto, l’abbiamo scelto noi ma, benché a livello inconsapevole, l’abbiamo scelto in modo indotto per soddisfare qualcun altro e non perché è davvero ciò che vogliamo.

  • Faccio da anni lo stesso lavoro dicendomi ogni giorno che è quello che voglio.
  • Mi sposo, e con un uomo e faccio dei figli raccontandomi ad ogni ora che è quello che voglio.
  • Vivo tutta la mia vita nello stesso paese convincendomi che se sono nata lì è perché è li che devo stare.
  • Vivo la mia vita al ritmo e sui gusti di qualcun altro raccontandomi che annientarmi per soddisfare le esigenze altrui è la mia missione e mi guadagnerà il paradiso…

Tutti questi ed altri ancora sono modi in cui vivo la vita di qualcun altro raccontandomi che è la mia e cercando di convicermi che è davvero così …solo che poi, ad un certo punto, mi ammalo!

 

E poi ci sono quelle volte che la vita che stiamo vivendo sembra proprio la nostra, costruita un passo alla volta, scelta dopo scelta, decisione dopo decisione, molte delle quali così altre e lontane dal nostro terreno di origine che possono solo essere davvero nostre… eppure qualcosa non funziona, qualcosa continua a non funzionare. Va quasi tutto bene, è quasi tutto come voglio, ma c’è quel quasi, quel quasi che sfugge. E quel quasi, se ci fermiamo e lo indaghiamo un po’, ci porta inevitabilmente ad un fattore comune che si esprime attraverso un non mi permetto o un non credo di meritare.

Ho fatto molta strada lungo quello che è davvero il mio cammino in quella che per il settanta, ottanta o anche novanta percento è davvero la mia vita e ora che sono a pochi passi dal realizzare il mio sogno, dal raggiungere mio obiettivo, dal vivere appieno la mia missione per questa vita, mi areno nelle sabbie mobili di qualcosa che non è mio e che tuttavia mi porto dentro, qualcosa che viene da false-credenze createsi durante la mia infanzia, qualcosa che appartiene alla mia famiglia di origine, qualcosa di presente nel mi DNA, qualcosa che viene da vite vissute in un altro spazio-tempo, qualcosa che mi porto appresso ma che non è mio …e che non mi permetterà di andare avanti ed arrivare alla meta fino a che non lo lascio venire a galla, lo guardo negli occhi, magari lo scrivo, magari lo danzo, di certo ci parlo, gli dico chiaro e tondo che non è per me e non mi serve, non più …e lo lascio andare.

E so che è andato perché sale dentro e si apre un profondo respiro, un grande meraviglioso sorriso, un momento di totale ed assoluta gioia che esplode in una risata, un canto, una danza di pura felicità.

 

 

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3 Comments

  1. Marco ha detto:

    Guarda, un po’ (tanto) mi sono sentito protagonista della tua ampia ed esauriente opinione.
    Sono l’esempio classico di chi distrugge 2 belle notizie a causa di una sola cattiva, si perché i momenti brutti mi pesano così tanto che oscurano spesso una vita che onestamente non va poi così male!!
    Non faccio mai confronti con persone fortunate/sfortunate, semplicemente analizzo quello che ero e quello che sono e vedo che i pro sono più dei contro.
    Il non sentirmi realizzato (e quindi felice) ha sicuramente base solida nelle scelte fatte, spesso come. […]

  2. Marco ha detto:

    […] dici tu, più per accontentare altri che me stesso.
    È qui però che sta la differenza tra il fare le proprie scelte e quindi la propria vita o fare le scelte più giuste (o necesaarie) per non buttare alle ortiche la propria vita.
    Vivere in coppia e avere figli ovviamente limita libertà e soddisfazione personale, ma da 1000 altre gioie e opportunità se si ha l’accortezza di scendere talvolta a compromessi. Vivere da soli potenzia un sacco la freccia che porta alla realizzaziine personale, ma le scelte fatte rischiano di farti perdere contatto con la realtà circostante.
    È un discorso troppo lungo e complicato per affrontarlo in parole scritte. Certo è che felici omeno tutto può cambiare in pochi istanti. Credo che alla “vita” non freghi niente di come la pensiamo. Lei ci propone fatti, sta a noi poi accettarli o respingerli. Il bello e il brutto del vivere è che ogni cosa è relativa e fine a se stessa.

    • Nadia ha detto:

      E’ vero Marco, è un discorso un po’ lungo per esaurirlo in un commento ad un post, soprattutto è un discorso con tante varianti quante sono le persone, perchè ciascun* è diverso e vive gli eventi in modo diverso e addirittura percepisce il senso delle parole in un modo suo che spesso è diverso da quello degli altri. La cosa Preziosa qui è che TI SEI ACCORTO che spesso permetti ad una notizia che reputi non buona di toglierti la gioia di due ottime… e questo anche se sembra poca cosa è invece tantissimo perchè ACCORGERSI di una nostra reazione è il primo e fondamentale passo per poi arrivare a SCEGLIERE di reagire diversamente. Molte delle nostre scelte fanno i conti con il compromesso è vero (e vale in famiglia sì, ma vale anche quando vivi da solo!) ma quello che dipende sempre, solo ed esclusivamente da noi è la Scelta di come Reagire a ciò che accade e tu ora sai che puoi svegliarti al mattino con un’Affermazione tipo “oggi Scelgo di permettere alle belle notizie di avere maggior valore di quelle meno belle” e vedere come va la giornata 🙂 – Commento prezioso Marco, GRAZIE per avere Scelto di condividerlo

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