Trasformazione - la Nuova Te - Vivo Come Voglio
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Qualche tempo fa ho ricevuto in dono una frase preziosa:

Sono io quella che vuol essere letta, interpretata, percepita come una nuova Chiara, perché negli ultimi anni è avvenuta una trasformazione in me ed io non voglio più essere quella che ero… voglio dimostrarlo ma vorrei anche che gli altri lo vedessero coi loro occhi.

 

Quanta ricchezza in questa frase.

E quanta paura che quella trasformazione per cui mi sono tanto impegnata non sia reale, che non si veda, che possa dissolversi, che non sia servita a nulla.

E quanto desiderio di vederla, sentirla, saperla visibile e riconosciuta.

Accade a tutte. O per meglio dire, accade a tutte o quasi le persone che decidono di trasformarsi, soprattutto se è la prima trasformazione, soprattutto se è una trasformazione importante per chi la vive.

Ciascun essere vivente è in continuo e costante mutamento, lo sappiamo bene. Il nostro corpo cambia all’esterno come all’interno, dal momento in cui viene concepito fino a quello in cui diviene polvere. È una trasformazione naturale questa, che avviene nostro malgrado, ne siamo solo vagamente coscienti nel quotidiano, e ce ne accorgiamo davvero a cose fatte, quando l’immagine di noi su una vecchia foto non corrisponde più a quella che ci rimanda lo specchio.

A volte anche le trasformazioni interiori, quelle che coinvolgono il nostro carattere, il nostro modo di pensare, di essere, di agire, di reagire avvengono spontaneamente e senza che quasi ce ne rendiamo conto.

A volte invece siamo noi stesse a dare il via alla trasformazione. Un giorno ci guardiamo allo specchio e decidiamo che basta, che è tempo di diventare un’altra donna. Ed è proprio quando la trasformazione è un cammino fatto coscientemente che veniamo avvolte dal bisogno di conferme.

 

Liberati dalla paura di aver fallito

“…è avvenuta una trasformazione in me ed io non voglio più essere quella che ero…”

La cosa bella in tutta questa faccenda delle trasformazioni è che se ti sei trasformata sei una Nuova Te e non puoi tornare ad essere come eri prima neanche volendolo. Davvero.

Vuoi la prova di questo?

Allora esci e raccogli un fiore, anzi vai a comprarne uno di quelli già recisi, un giglio, una rosa, una gerbera… vanno bene tutti ma se ne prendi uno dai petali delicati o dalla corolla grande vedi meglio l’effetto.

Bene, ora prendi il tuo fiore e fai una o più di queste cose:

  • schiaccialo con forza in una mano stropicciandolo più che puoi oppure
  • staccagli i petali come facevi da bambina per “m’ama non m’ama” oppure
  • cambiagli il colore dei petali con una vernice o ancora
  • spruzzalo con della lacca o colla spray e cospargilo di brillantini

Fatto? Bene, adesso fallo tornare come era prima.

Puoi farlo? No, vero? Neanche Giovanni Muciaccia e Tonio Cartonio messi in squadra ci riuscirebbero.

Quando avviene una trasformazione in te, la vecchia te muore per lasciare il posto alla nuova te e non c’è ritorno. Per questo le trasformazioni a molte donne fanno paura e fanno paura al punto da indurle, a volte, ad ancorarsi a situazioni di vita che non vogliono, che non amano, che sono deleterie per tutto il loro essere ma che sono terra conosciuta.

Una volta che la trasformazione è compiuta non sono più chi ero e non posso tornare ad esserlo nemmeno volendolo perché l’esperienza stessa del trasformarmi mi ha reso diversa e con me il modo, lo spirito, le motivazioni che muovono il mio agire. Se così non è allora la trasformazione non c’è stata e me la sto raccontando, oppure, più facilmente, la trasformazione c’è ma è ancora in essere e sono in quella fase non più bruco ma non ancora farfalla dove i cambiamenti ci sono e li intuisco e so dentro di me che stanno avvenendo, ma ancora non vedo il risultato finale. La fase più delicata in vero, quando il bozzolo in cui ci siamo avvolte perché la trasformazione possa avvenire, inizia ad essere soffocante e il bisogno che dall’esterno qualcuno ci dica “va tutto bene” diventa pressante. (se vuoi puoi leggere il racconto di questo passaggio in “io crisalide” )

 

Trasformati per te stessa e per nessun altr*

Una trasformazione può avvenire in un solo istante, in uno schiocco di dita, in modo del tutto spontaneo. È fisicamente possibile e accade più spesso di quanto crediamo.

Più spesso succede che la trasformazione prende il via spontaneamente ed in uno schiocco di dita ma ha poi bisogno di tempo ed energia ed attenzione da parte nostra per completarsi.

E poi ci sono le trasformazioni che decidiamo a tavolino di mettere in atto. Queste in genere sono quelle che richiedono maggior tempo ed energia ed attenzione, e che spesso comportano anche una certa fatica da parte nostra.

Vanno bene tutte. Ciò che conta è che, se trasformazione dev’esserci in te, sia per te stessa e per nessun altr* che te.

In primo luogo perché una trasformazione è davvero tale solo se la fai per te stessa, e poi perché trasformarci ha delle conseguenze, trasformarci cambia la vita, trasformarci cambia tutto il nostro intorno, cose, situazioni e persone. E questo cambiamento del nostro intorno che è già sbalestrante se avviene attorno ad una nuova noi che ci piace un sacco rischia di essere insostenibile se avviene per accontentare qualcun* che non siamo noi!

E di questo aspetto, racchiuso nella seconda parte della frase che apre l’articolo, te ne parlo nella seconda parte di questo articolo che sarà on-line martedì prossimo.

 

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