L’inizio nella fine e la fine nell’inizio
16 Giugno 2020Tra il cuore e la mente
16 Luglio 2020“Per tutto c’è il suo tempo, c’è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo”
– Ecclesiaste 3,1 –
C’è un tempo per ogni cosa – dice Qoèlet – ed ogni cosa sotto il cielo ha il suo momento, una frase che se presa da sola, come spesso accade, e letta in modo superficiale sembra voler dire che “tutto è prefissato”, che ogni cosa può accadere solo nel momento che è stato stabilito, né prima né dopo.
Ma se così fosse, se tutto fosse davvero predefinito, che valore avrebbe il nostro vivere?
A cosa servirebbe il nostro chiedere, in qualunque forma si espleti?
E soprattutto: prefissato da chi? E perché poi?
Per tutto c’è il suo tempo, c’è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo. È vero. Nulla accade fino a che non è il suo momento di accadere. Nessun incontro avviene fino a che non è il suo momento di avvenire. Nulla di ciò che Chiedi arriva a te fino a che non è il suo momento di materializzarsi nella tua vita.
Ma non c’è nulla di prefissato, di predisposto, di gestito per te da qualcun altro, Dio, Destino o Caso che tu voglia chiamarlo. E allora, di nuovo, chi è che stabilisce quale è il momento per ciò che accade nella tua vita? Chi stabilisce qual è il tempo per te per ricevere ciò che chiedi?
La risposta è tanto semplice quanto, per molte, fastidiosa!
A stabilire qual è il tempo per ogni cosa che riguarda la tua vita sei TU!
A volte in modo conscio e consapevole. A volte, molte più volte, in modo inconscio e inconsapevole, ma sei sempre e comunque tu a decidere che ORA è il tempo perché quella specifica cosa sia.
Davvero?! Eppure ci sono una serie, e dico una serie e non una soltanto, di cose per cui io ho deciso che è arrivato il momento eppure niente! Come la mettiamo con queste?
Semplice (che non significa facile!): se ciò che hai deciso di far accadere non accade è perché in realtà non hai davvero deciso di farla accadere, non nella tua interezza. Vale dire che mentre il tuo io conscio afferma “ho deciso che è tempo per questa-cosa” il tuo io inconscio che non la vuole o non la vuole ancora, facilmente perché di quella cosa ha paura o pensa di non meritarsela, etc, etc, sta invece affermando “col cavolo che la voglio quella-cosa-lì” e si attiva per fare in modo che non accada.
E siccome ha anni ed anni di esperienza in materia la fa, questa cosa di sabotare l’ottenimento di ciò che vuoi, da vero artista, attirando a te una qualsivoglia situazione che impedisca l’incontro con l’oggetto del tuo apparente desiderio. E così ecco l’imprevisto dell’ultimo minuto che ti costringe a rimandare un appuntamento preso magari settimane prima, l’infilata di semafori rossi o il fantomatico vecchio col cappello sul macinino a carbonella che ti fanno perdere il treno, la grandinata da guinness dei primati che inizia proprio quando stavi per infilarti le scarpe per andare a quella festa per la quale alla fine ti eri convinta a dire di Sì.
Quando l’allievo è pronto il maestro arriva – recita un detto antico come il mondo.
Tutte le cose sono pronte, se anche le nostre menti lo sono – scrive Shakespeare nell’Enrico V
Quando l’occhio è pronto la visione appare – diceva spesso la mia prima Maestra.
Dilla come vuoi dirla la faccenda resta la stessa, c’è un tempo per ogni cosa è quel tempo è quando tu sei pronta perché quella cosa entri nella tua vita.
E se quella cosa è invece una persona? In quel caso, il più delle volte, c’è un concorso di prontitudine – che non è una parola italiana lo so, ma rende il senso molto di più di prontezza che sarebbe la parola corretta ma che noi associamo a immediatezza, velocità.
Ogni volta che ti trovi a fare un tratto di strada con un’altra persona, lungo o breve che sia, tu hai qualcosa per quella persona e lei ha qualcosa per te e l’incontro avviene nel momento in cui entrambe siete pronte per ciò che questo incontro ha da dare o da mostrare a ciascuna. E questo mi riporta alla mente la frase chiave di un articolo di qualche tempo fa:
“Ditele le cose, sputate le emozioni fregandovene delle conseguenze o farete collezione di persone perse”
Nessun incontro avviene per caso, nessun incontro avviene fuori tempo, ogni incontro avviene perché in esso c’è qualcosa che serve alle persone coinvolte per continuare a crescere, per vedere il proprio scopo di vita, per muovere i passi successivi nella propria missione, ma se quando incontriamo la persona che ci serve non ci permettiamo di viverla davvero per paura di perderla o per chissà quale altra paura, allora perdiamo non solo la persona ma anche l’occasione di vedere il vero perché di quell’incontro e di viverne la ricchezza.
Per tutto c’è il suo tempo, c’è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo.
Non forzare ciò per cui non sei ancora pronta e nello stesso tempo non sprecare l’occasione quando il momento per ciò che vuoi e chiedi arriva.
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